Concorso Letterario "Federico Ghibaudo"

 

AMICIZA
di Marika Assi 1^G


E' proprio vero che si riesce ad apprezzare una cosa e a capire sino in fondo il valore nel momento in cui ci manca.
Avevo undici anni e d'inverno, dopo una brutta bronchite, i miei genitori mi mandarono con la nonna quindici giorni al mare, nella casa che solitamente affittiamo per le vacanze estive. Avrei così respirato aria buona e mi sarei potuta rimettere completamente.
Partii molto volentieri anche perché prendevo quasi un anticipo delle vacanze estive.
Capii subito che non sarebbe stato così, appena scesa dal treno. Sembrava di essere in un altro paese, tutti i negozi e parecchi bar erano chiusi.
Il paese è molto piccolo e io godevo di piena libertà di movimento, anche perché, al contrario di me, mia nonna ritrovò subito le persone che frequentava regolarmente d'estate.
Io non mi annoiai per i primi giorni; essendo un paese praticamente diverso da quello che conosco come le mie tasche, avevo mille cose da scoprire, poi non vi fu più un angolo che avesse ancora qualche segreto.
Da allora la noia fu totale, rimpiangevo persino la scuola ma soprattutto sentivo in maniera fortissima la mancanza di un'amica.
Mi ritrovavo assorta in pensieri sino ad allora sconosciuti per me: cercavo di immaginarmi cosa stessero facendo in quel preciso momento quella mia amica o la mia compagna di banco.
Naturalmente gli amici di cui sentivo maggiormente la mancanza erano i miei amici del cuore: con loro il divertimento sarebbe stato assicurato, anche in quel posto tremendo senza nè cinema nè bar con video-giochi aperti.
Con loro gli argomenti di cui parlare non mancano mai: da dibattiti su film o cinema visti, alle confessioni su esperienze vissute o su sensazioni provate, sino ai discorsi più impegnati nella scuola, sulla vita o sul futuro.
Da quella esperienza sono cambiate molte cose nei miei rapporti con gli altri. Ciò che prima mi era sembrato naturale ora non lo era più: avevo provato un'esperienza nuova, la solitudine, e da allora ho dato all'amicizia il valore che ha, grande ed insostituibile.
Forse esistono persone che amano stare sole, ma non credo che possano esistere persone senza amici.
Ogni esperienza che viene fatta ha bisogno soprattutto di essere messa in comunione con altri, ogni momento di crisi ha bisogno di qualcuno al tuo fianco sul quale puoi contare.
Con i miei amici sò di potermi esprimere liberamente, anche di poter dire stupidaggini o forse le cose più strane, se ne ho voglia, sò di poter essere me stessa.
Ho una gran fiducia nell'amicizia e, nonostante qualche delusione ricevuta da ex-amici, penso proprio che valga la pena di correre qualche rischio pur di avere quanti più amici possibili.