Liceo Scientifico "Paolo Frisi" - Monza |
Mi aggiro fra queste pareti bianche che si alternano a lastre di vetro in un
antipatico intrico di corridoi assurdamente identici. Nessun appiglio, nessun
segno, niente scritte né cartelli intorno solo muri, in coreografica disposizione,
mi imprigionano senza rinchiudermi, mi circondano ma non limitano del tutto la
mia libertà di movimento. Non posso dire di essere in trappola poiché mi è stata
lasciata la possibilità di agire, non ho alibi né scuse: sono condannata a tentare
se voglio tenere alta la mia dignità. Oggi è toccato a me, proprio a questo
musino aguzzo e baffuto e non mi resta altro che provare ad orientarmi in questo
assurdo gomitolo di cunicoli. A testa bassa mi aggiro per i corridoi sterili, con il
naso cerco un odore che mi guidi, con gli occhi un "epico" filo di Arianna che mi
conduca alla fine di questo incubo. (Da notare la citazione, e poi confondono noi
"cavie" con quegli ignorantoni delle fogne, non c’è confronto!!) E’ da molto
tempo che vago e mi sembra di non essermi mai mossa, intorno a me ancora
pareti bianche, la luce dall’alto è forte e fredda e si riflette creando un’atmosfera
pungente e tesa. Ogni volta che giro l’angolo mi appare davanti un corridoio
identico a quello appena percorso, l’ambiente è asciutto e asettico, così assurdo
ed essenziale; mi sembra di essere l’unica potenziale imperfezione in questo
intrico di corridoi.
Che prova mi tocca oggi! Cos’ho fatto per meritarmi questa orribile tortura?
Perché mettere in crisi una povera topina? Perché, a tu per tu con la mia volontà
e con le mie qualità, mettermi subito giovane e inesperta davanti alla vita nuda e
cruda che spesso non ci concede scusanti o via di fuga?
A questo punto inizio a ritenermi sfortunata per essere stata prescelta per
questo luogo sterile e glaciale invece di raggiungere, confusa nella massa, uno di
quei tanti pet-shop o addirittura una confortevole gabbia singola con bagno a
mezza pensione. Altro che ambiente domestico, ora sono qui ed è meglio che la
smetta di perdermi nei sogni: basta e avanza l’intrico reale in cui mi trovo, non
mi sembra il caso di vagare anche negli antri confusi e contorti della mia psiche.
Libero la mente e respiro a pieni polmoni, per la prima volta alzo gli occhi al
cielo... -Ehi, ma che sono questi "musi" enormi che mi scrutano? Ma che avete da
guardare? Sopra di me attraverso una lastra trasparente diverse teste rosa mi
osservano, alcune attente, con gli occhiali sulla punta del naso, fissano il mio
corpicino e annotano su un foglio. Altri annoiati sbadigliano e seguono distratti
l’evolversi della mia prova; altri ancora mi guardano con un ghigno beffardo e
aria di superiorità.
Subito mi arde nel petto una voglia matta di schiaffare in faccia a questi
maledetti umani la soluzione dell’enigma in cui mi hanno introdotto: glielo
faccio vedere io cosa sono capace di fare!!
Mi metto subito in moto e quasi impazzita inizio una nevrotica serie di corse
e scatti in ogni direzione, irrazionalmente; non so più cosa sto facendo ma le mie
zampe continuano a portarmi contro superfici fredde e dure. Finalmente l’ira si
placa e riacquisto lucidità, un po’ mi pento di essermi comportata come una
stupida mula testarda e ottusa; chissà quale ironia e quale divertimento ha
animato quei guardoni.
Mi ergo sulle zampe posteriori e accosto il muso al soffitto, volgo in alto lo
sguardo e fisso gli osservatori: nei miei occhi lampeggia un esplicito S.O.S.
Tutti mi fissano ammutoliti, i più seri annotano interessati, gli altri
deformano il viso in una smorfia di sorpresa.
-Non ve lo aspettavate, eh? Altro che superare prove e uscire da
quell’enigmatico labirinto che è la vita, io ho imparato a guardare in alto, a
riconoscere i miei limiti e a chiedere aiuto. Uomo, fai come me, non intestardirti
a voler superare muri umanamente invalicabili da solo, facendoti prendere da
orgoglio e da rabbia, accettati nelle tue possibilità e impara a dire qualche volta
"Ho bisogno di aiuto". L’ho capito io "minuscolo esserino disgustoso, cuginastro
della pantegana", sei in grado di farlo anche tu... alza lo sguardo e sii te stesso!!