Liceo Scientifico "Paolo Frisi" - Monza |
20 marzo
Caro diario,
ti sembrerà strano riavermi dopo tutto questo tempo, devo
ammettere che sembra strano anche a me essere qui seduta alla mia
scrivania a scriverti, ma lo sto facendo perché so che posso
sempre contare su di te, so che solo con te sono sincera fino in
fondo, più profondamente di quanto non lo sia con me stessa.
Forse è per pigrizia che non ti ho scritto per mesi, mi conosci
e sai la fatica che faccio a vincere la mia svogliatezza, oppure
sono stata talmente orgogliosa e presuntuosa da pensare di poter
fare a meno di te! Grave errore. Il fatto che ora sia qui è la
prova che ho bisogno di te, sei lunico mezzo attraverso cui
mi esprimo, non i miei pensieri, non i miei sentimenti, ma la mia
anima. Senza maschere, senza ipocrisie, semplicemente io. E
tanto facile con te. Forse troppo. Tu mi ascolti sempre e con
attenzione, in silenzio, mi capisci, mi rispetti, è facile con
te perché non rischio niente. Mi sto sbagliando. Sto mentendo
anche a te, per lennesima volta: la verità, o quella che
suppongo sia la verità, è che ti scrivo perché mi sento sola.
Sola fra gli altri e sola con me stessa. Non trovo la via
duscita da questa solitudine, imbocco tante vie ma non so
mai dove sto andando, non so dove mi trovo, non so dove voglio o
devo andare. Ho paura di sbagliare. So cosa significa camminare a
lungo ed improvvisamente capire di aver sbagliato completamente,
è talmente triste dover ritornare sui propri passi, dover
ricominciare da capo senza avere la certezza che sarà la strada
giusta. Cerco di convincermi che sto arrivando alluscita,
che sono vicina al traguardo tanto anelato e invece no! Un muro
di fronte a me che non posso scavalcare, non posso perché so che
devo seguire un sentiero, ma nella molteplicità delle strade che
mi si aprivano davanti quando ho deciso di attraversare questo
labirinto qual era quella giusta? Perché di fronte a questo muro
ora? Sapevo che non sarebbe stato facile ma allora perché io
tanto pigra e svogliata mi sono addentrata in unimpresa che
richiede tanto impegno ed è fuori dalla mia portata? Perché con
tutta la mia paura di sbagliare ho rischiato tutto in questa
situazione in cui cadere in errore è la cosa più ovvia che ti
possa succedere? Allora mi sto sbagliando: Ecco un muro. Devo
tornare indietro: non sono pigra, né svogliata, ma ho voglia di
impegnarmi in qualcosa e inoltre, conscia del fatto che sto
rischiando, non ho paura di sbagliare! Sarà vero? Ma come
diavolo conosco me stessa?! E possibile non riuscire a
trovare la verità neppure in se stessi? Credo che fra le
innumerevoli cose senza senso che ho scritto lunica
impercettibile presenza di verità sta nellaffermazione che
io suppongo la verità! Sto vaneggiando, sto parlando di niente.
Ciao.
V.
21 marzo
Ciao diario, dopo aver riletto ciò che ti ho scritto ieri mi
sono decisa a riscriverti. E strano come dopo mesi di
astinenza mi senta ancora così vincolata a te. Sai dopo averti
scritto, ieri, mi sono seduta davanti allo specchio fumando una
sigaretta e volevo tornare a parlare con te perché mi sono resa
conto che è poca la differenza tra scrivere un diario e stare
davanti ad uno specchio. Mi sbagliavo su una cosa. Ecco un nuovo
muro. Torno indietro rettificando che con te qualcosa rischio:
rischio di trovarmi irreparabilmente di fronte a me stessa. Quel
labirinto di cui parlavo non è la mia solitudine, sono io, io e
basta.
Penso sia meglio esserci da sola qui dentro, nella mia anima. Non
voglio che nessuno si metta nei guai perdendosi dentro di me,
nessuno riuscirà mai a trovare la via duscita se prima non
la trovo io. Credo di essere molto più lucida e decisa di quanto
non lo fossi ieri ma non voglio illudermi di essere sulla strada
giusta, so che da un momento allaltro potrebbe capitarmi
una via chiusa ed è meglio arrivarci preparati! Ciao!
V.
23 marzo
Eccomi ancora qui!
Mi sembra incredibile forse anche un po bizzarro e
ridicolo, ma da quando ho iniziato a scriverti tre giorni fa, non
riesco a pensare ad altro, continua a ritornarmi in mente
limmagine della mia vita come un labirinto, mi domando
quando vi sono entrata e credo che la risposta più adeguata sia
che ho intrapreso questo particolare e confuso cammino nel
momento in cui ho riaperto questo diario. E il mio unico
grande pensiero e in questo momento non voglio parlare
daltro, mi sembra sciocco annotare che per esempio oggi
sono stata interrogata in filosofia o che dopo pranzo ho avuto
una discussione abbastanza accesa con la mamma per i miei
continui fallimenti scolastici, sono cose di poca importanza,
tutto quello che mi interessa è approfondire la conoscenza del
mio labirinto e almeno in questo non voglio fallire, voglio
metterci tutta la passione possibile per arrivare a qualcosa, per
decidere quale sarà la prossima strada che imboccherò, è un
percorso che non devo fare a caso, vale la pena di fare
attenzione a non sbagliare. So che lo farò, so che qualche
errore lo commetterò, i muri che incontrerò non li voglio
neanche contare, ma posso perlomeno cercare di non imbattermi
più di una volta nello stesso, di non girarmi a vuoto senza
accorgermi che non sto andando da nessuna parte. Caro diario,
sarai spettatore di ogni passo, non tralascerò di annotare
nulla. Ci sentiamo presto.
V.
15 maggio
Ciao,
Ci sentiamo presto ti ho scritto lultima volta
ma evidentemente mi sbagliavo (muro). Pensavo di scriverti il
giorno seguente e invece sono passati quasi due mesi! Beh, però
sono di nuovo qui. Fa un certo effetto rileggere i miei pensieri,
anzi la mia anima, di due mesi fa ma non credo di aver fatto
molta strada da allora! Non ho più pensato molto al labirinto,
probabilmente mi ero persa senza neppure rendermene conto, ma ora
sono di nuovo qui e non credo sia per caso; è stato un segnale,
una specie di magia che mi ha ricondotto qui, come quando si
ascolta una canzone che è stata la colonna sonora di particolari
periodi della propria vita e le immagini di quei momenti che si
credevano completamente svaniti riaffiorano come situazioni
presenti, è stato proprio un miracolo! Mi spiego: oggi in classe
ero distratta e un po addormentata ma allimprovviso
mi è arrivata allorecchio proprio la parola magica
labirinto, non ricordo in che contesto, ma quel suono
è stato come un allarme e allora non vedevo lora di
riaprire il mio diario! Ho ripensato alla strada che avevo
intrapreso e ho capito che dovevo proseguire, e anche se non so
dove arriverò e se da qualche parte arriverò, eccomi ancora qui
a camminare.
Ho appena riletto le ultime cose e mi sono accorta che sono stata
un po incosciente ad incamminarmi senza precauzioni,
insomma, avrei dovuto pensare ad un filo dArianna o ai
sassolini di Pollicino, come faccio a proseguire senza sapere
dove vado? E se non esistesse affatto luscita? Se non
cè modo di raggiungere una meta? Accidenti, avrei dovuto
pensarci prima, sarei stata senza dubbio più decisa e più
determinata nel mio cammino. O forse è proprio con questo senso
di incertezza e di profonda indecisione che si affronta un
labirinto? Ma quante domande senza risposta, quante strade senza
uscita! Ma ormai ci sono dentro e voglio restarci, in fondo sono
io e non posso evitare di convivere con me stessa, anche se mi
piacerebbe! Ciao!
V.
18 maggio
Ciao mio carissimo diario!!
Oggi sono davvero felice! Me ne sono resa conto un attimo fa e
allora ho incominciato ad interrogarmi sul perché di questa mia
felicità: non riesco a trovare nessuna risposta. Come al solito
mi pongo tante domande e vorrei trovare una risposta, ma alla
fine non giungo mai a niente; so che devo solo avere pazienza,
che prima o poi la situazione mi apparirà più chiara però mi
sto stancando di tutti questi muri! Ecco non sono più felice
come prima, credo di aver sbagliato strada cercando il motivo
della mia felicità, dovevo godermela e basta, avrei dovuto
assaporare quellattimo tanto speciale e invece subito ho
rinchiuso tutto nel labirinto. Ormai niente che fa parte della
mia vita riesce a rimanerne fuori, è come se i muri che mi
circondano continuassero a moltiplicarsi, anziché lasciarmi alle
spalle le varie situazioni e avanzare, continuo a girare attorno
alle mie domande senza riuscire a rispondermi. Sono qui a
scrivere sperando che mi aiuti e invece peggioro la situazione;
è solo che non pensarci più a chiudere per sempre questo
discorso mi sembra un po da vigliacchi, è come se dovessi
assolutamente portare a termine questo strano impegno che mi sono
presa e poi se ora decido di smettere non uscirò mai dal
labirinto e invece se continuo a camminare forse ce la farò;
spero tanto di riuscirci anche se per ora la situazione mi sembra
abbastanza grigia: è stato un muro abbastanza doloroso passare
dal rosa della mia felicità di quando ho iniziato a scrivere, al
grigio di adesso. Ti saluto.
V.
19 maggio
Caro diario,
non volevo più scriverti, mi ha fatto male ieri rendermi conto
che scrivere peggiora soltanto le cose e così pensavo fosse
meglio farla finita ma mi sbagliavo (lennesimo muro... );
infatti mi perdo comunque con i miei pensieri, non posso
cancellare la strada che ho fatto fino ad ora neanche se smetto
di scriverti. Quindi ho pensato che devo trovare una motivazione
per continuare, uno scopo, non posso vagare senza sapere dove
vado, daccordo, è un labirinto, ma dovrò pur cercare
qualcosa; visto che non sono sicura dellesistenza di
unuscita è meglio avere uno scopo alternativo che mi
spinga a continuare, una meta, non so di preciso cosa, sono
ancora abbastanza confusa ma ci penserò, devo trovare qualcosa.
Ti faccio sapere.
V.
più tardi
Eccomi ancora qui!
Ho studiato un po ma il mio pensiero fisso era lo scopo che
mi aiuterà a proseguire nel mio labirinto e quindi non ho potuto
fare a meno di risedermi qui a mettere nero su bianco la mia
anima. Non ho ancora in mente niente ma questa ricerca mi sta
già spingendo a continuare con entusiasmo e perciò credo di
aver fatto la scelta giusta; forse avrei dovuto imboccare questa
via tempo fa, ma è meglio tardi che mai, ed ora mi impegnerò a
cercare uno scopo. Ciao.
V.
23 maggio
Ciao,
ho pensato al fatto che lamore possa essere la strada
giusta. E un tema gettonatissimo: poesie, romanzi, film,
canzoni, tanti scelgono lamore come antidoto. Credo sia la
scelta che farò anchio, ora che finalmente ho una meta è
più difficile che mi perda, potrò sbagliare di nuovo e
sicuramente lo farò, ma da questo punto non tornerò mai più
indietro, ora ho preso una decisione nitida: cerco amore! Avere
le idee chiare in un labirinto è incredibile e quindi sono già
a buon punto. Sarà il mio scopo. Non farò altro che andare alla
sua ricerca. Ora ti lascio e prometto di scriverti solo una volta
che lavrò trovato. Augurami buona fortuna. Ciao!!
V.