Liceo Scientifico "Paolo Frisi" - Monza

Premio Letterario "Federico Ghibaudo"

"AUTOBIOGRAFIA DI UNA PARTE MANCANTE"

di Christian Taschini - 5aI


Ho deciso di lasciare in un angolo remoto di quella parte di cervello che non mi appartiene questa mia strana autobiografia in modo che loro sappiano chi è stato ad organizzare tutto quanto.
Scrivo, o meglio ricordo, perché proprio pochi minuti fa, qualche figura ancestrale, forse lo stesso Dio in persona, mi ha inviato la risposta a tutti i problemi.
Fin da piccolo, a causa delle mie strane idee, sono stato abbandonato ai limiti della società, rinchiuso in enormi caseggiati bianchi ed imbottiti e così ho perso la voglia di vedere i colori.
Sono poi stato buttato dietro alle sbarre con la colpa di aver detto cose diverse da quelle che tutti volevano sentirsi dire.
sono stato ritenuto: prima pazzo, poi ritardato, poi pericoloso, solo perché sono diverso da loro.
Mi sono accorto di essere un estraneo; straniero di questo mondo e di queste genti e per questo mi ritengo fuori dal comune: uno straordinario esempio di straniero nella sua terra.
Ma loro, che hanno cercato di rendermi uguale a tutti gli altri, avranno una brutta sorpresa.
Oggi inizio le mie cure. Sto sperimentando su me stesso una medicina che cambierà tutto in meglio e mi farà finalmente vivere libero, senza l’obbligo di sottomettermi al volere della gente che mi vede diverso. Preferisco rimanere strano, se questo vuol dire estraneo ad un gioco a cui non voglio partecipare.
Mi sento come quel treno, che stanco di vedere sempre lo stesso paesaggio, decide di uscire dai binari.
Con queste medicine eliminerò la ragione, l’unica arma che hanno per catturarmi ed annullarmi.
FUNZIONA!!!

Le medicine hanno effetto: il mondo cambia. Non più grigio, non più nebbia, non più rumore, ma macchie di colori allegri e sorridenti, riassaporo la brezza, sento finalmente quell’armonia cosmica che nasce dalle stelle.
Ho scoperto altri stranieri che si sono rifugiati in questo mondo fittizio. Ma io voglio andare oltre. Diventare estraneo al mio corpo.
STO MIGLIORANDO ! ! !
Luce gialla, verde, rossa: sono due persone contemporaneamente.
La testa? Non la ricordo più. Ci hanno ingannati.
Ci disprezzavano come strani, appartenenti a qualche cosa di superato, ma noi abbiamo scoperto la vera felicità.
La medicina che prendo ha dato i suoi effetti e penso che non lo dirò a nessuno.
Volevo dirlo a tutti.
Ora che ho eliminato il corpo esterno devo estraniarmi dal mio corpo e questo già accade. Sono sospeso in una nuvola azzurra, i miei occhi non sono i miei occhi.
SONO LIBERO ! ! !
Sono estraneo al mio corpo; lo vedo camminare e poi sedersi, parlare e poi tacere. Uno spettacolo straordinario. Dai suoi occhi il mondo fugge, ma sento che presto tutto finirà.
SI AVVICINANO ! ! !
Mi hanno coperto e piccoli cumuli di neve bianca mi hanno legato. Ho perso la battaglia? SI! Non posso più reagire. Loro hanno vinto.
Sono un estraneo che sarà ben presto cacciato!
Un coltello si avvicina, incide. Gente dal camice bianco e verde mi estrae, mi guarda e sogghigna, poi mi getta in una scatola.
Ma prima di cadere alzo gli “occhi” come per pregare e leggo un cartello che sfuma:

-LOBOTOMIA-
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