Liceo Scientifico "Paolo Frisi" - Monza

Premio Letterario "Federico Ghibaudo"

“STRAORDINARIO ASTRATTO”

di Cristina Vitale - 3aH

 


Penso che la prima “cosa” che si possa definire straordinaria sia l’Astratto.
Ho sempre immaginato l’Astratto come un luogo indefinito e con uno di qui luminosissimi soli che i bambini amano disegnare nei loro quaderni.
Ho sempre immaginato l’Astratto come il regno dei sogni, dei pensieri, delle idee, degli ideali, dei sentimenti.
E solo chi costruisce la sua dimora lì può dire di essere nato, cresciuto, vissuto e di continuare a crescere e vivere.
Nell’Astratto non esiste il conformismo, ogni esemplificazione muore.
Tutto è così com’è e lo si può vivere solo se lo si vuole.
Tutto è tutto, non c’è spazio per il nulla. L’uomo può decidere di raggiungerlo in qualsiasi momento, ad una condizione: deve convincersi che l’Astratto non è un’illusione.
Ho sempre immaginato l’Astratto come uno di quei luoghi fantastici dove i bambini vorrebbero vivere in eterno.
C’è una distesa infinita di nuvole bianche e in lontananza un bellissimo castello bianco con torri a punta che si lanciano verso l’alto. C’è anche un meraviglioso cavallo bianco con ali e criniera scintillanti: il suo nome è Amore.
Sotto le nuvole c’è solo la terra ed è molto facile non riuscire a camminare su questi attraenti ma fluttuanti manti bianchi.
Talvolta un uomo si scorda dell’Amore e allora vede il buio che regna in lui circondarlo completamente e cancellare la lucentezza di quello che poteva essere un sogno, o un ideale, e si vede di nuovo su quel piccolo pianetino oscuro chiamato Terra.
Altre volta invece un uomo tiene sempre viva dentro di sé la forza dell’Amore e allora cavalca il suo bellissimo cavallo bianco che, più leggero delle nuvole, riesce a prendere la rincorsa e a spiccare il volo verso quel misterioso ma attraente castello che non desidera altro che un re in più.
Allora i ponti levatoi si abbassano, le porte si aprono e l’uomo può finalmente godere della Libertà dello spirito.
Ecco, talvolta si ha paura della Libertà dell’Anima e ce la si lascia sfuggire dalle mani.
E’ astratta la libertà: è impalpabile per l’uomo ma afferrabile per l’Anima.
La libertà bisogna catturarla con la forza dell’Amore, che la lascerà vivere dentro di sé liberamente, senza paura che delle mani umane possano strapparla via.
La libertà è quella che non ha orecchie per gli uomini, ma che ha braccia per le anime.
Questo è lo straordinario mondo dell’Astratto. Può darsi che questa sia solo pura fantasia infantile.
Ma una cosa è certa: straordinaria è la sensazione che sto provando in questo momento; riuscire a sentire l’anima e il corpo come due entità staccate ma non per questo incompatibili.
E se la fantasia può permettermi di vivere così bene e in pace con me stessa, allora la terrò sempre viva dentro di me e non lascerò che nessuna mano umana possa strapparmela e privarmi così della mia grande e intelligentissima compagna: Fantasia.
Straordinario è sapere di avere un luogo dove poter vivere i propri sogni e vedere realizzati i propri ideali.
Straordinario è sapere che vivendo nell’Astratto puoi anche trovare la forza e la grinta giusta di combattere per realizzare nel concreto le tue aspirazioni.
Straordinario è poter avere la sicurezza di un mondo astratto da vivere grazie all’Amore.
Spero che i miei sogni, i miei pensieri, la mia fantasia, le mie idee, i miei ideali, i miei sentimenti, non invecchino mai solo così potrò aver la sicurezza di vivere e non morire mai.