Liceo Scientifico “Paolo Frisi” - Monza

Premio Letterario “Federico Ghibaudo”


“RICORDO”
di Andrea Vimercati - 5a C


L’ultima volta che successe forse quattro cinque giorni anni fa e sembra ancora ieri l’ho cancellato rimosso represso ucciso per non uccidermi l’ho meditato studiato interiorizzato salvato per salvarmi affiora si dibatte tra le onde poi scompare con silenzio garbatamente socchiude l’uscio ed esce -A mai più rivederci- gli dico -Allora domani ceni da me?- e muoio dalla voglia che accetti sprangherò la porta le finestre morirà fuori seppellito dalla neve spalancherò l’entrata lo farò accomodare brinderemo alla nostra

Porterai
ridendo
fiori
sulla mia
tomba

E’ lui è lui il mio boia stringe un cappio profumato al mio collo dolcemente mi tortura sussurra amore sul mio patibolo morte sul mio letto gode nel farmi godere gode nel farmi soffrire è il mio clown sorride crudele porge le sue caramelle le arraffo a piene mani stupido mi faccio sedurre trasportare dalla musica del suo flauto perdermi tra i meandri dei se ma forse mentre il certo scivola lontano

Una nave
distante
dal porto
di Loto

Copuliamo perfetto amante non preservatizzato mi penetra prende dentro e svuota pizzica le corde dei miei sentimenti su un’elettrica armonia insieme ci stacchiamo per le nuvole illuminati dal bagliore del peccato come un prete infedele al voto d’oblio contraccambio quel sesso

Orgasmo
emozionale

lento
si spegne
tra fumi
d’incenso

Acido alcoolizzato sensazioni psichedeliche luci luci un fremito lungo la schiena una visione nebulizzata entra negli occhi un volto quel volto che non dovrei dovuto m’impanico ridendo ascolto echi lontani che ancora affondano nel petto suoni musica parole fuori tono fuori luogo da nessun luogo dal mio inconscio scoperchiato a metà magnifica inconclusa opera concettuale

Assolo
di violino
scordato
dal tempo

Silenzio tutto tace intorno a me quiete irreale dei sensi tocco solo bianco come una vecchia pellicola finita ma un solco mi ha passato scorrono lacrime e sudore ho freddo e sonno passerà forse come sempre ora datemi dei punti ricucite lo squarcio presto ovattatemi di nuovo toglietemi dal mio vomito riportatemi a letto

Nudo
come Adamo
dì fronte
a Dio

mi prostro
a Satana

 


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