Liceo Scientifico “Paolo Frisi” - Monza

Premio Letterario “Federico Ghibaudo”


“BUGIE”
Valentina Rosolen - 2a B


Frutto di una tumultuosa lotta tra lealtà e istinto di autodifesa, traguardo non voluto di un duro scontro tra responsabilità e libertà d’azione, le bugie si insinuano nelle nostre parole, in discorsi che avremmo preferito evitare... diventano come realtà. La realtà di un rifugio buio nel quale ci nascondiamo fino a non trovare più la nostra personalità, quando ormai la codardia ha preso il sopravvento sulla ragione. Nostri difensori, giudici, pene e condanne allo stesso tempo di un processo ideale, le menzogne feriscono più di una lama tagliente, più dì un rasoio affilato, più della nostra lingua se mai avesse pronunciato quelle parole amare che ha preferito evitare. Così noi, dopo averle dette, colpevoli e vittime allo stesso tempo dell’inganno, iniziano a fuggire. Sappiamo infatti che la verità non si trova dietro l’angolo, in quei vicoli scuri dove, come ladri, celiamo il nostro cuore alla sincerità che, piano piano, non più alimentata, viene meno. Si dice che le bugie hanno le gambe corte, ma nessuno s’immagina quanto lo siano quelle di colui che, nel pieno della menzogna, tenta di ritornare alla verità. Così ci limitiamo a condurre la nostra vita di tutti i giorni, bugiardi così come siamo. Ci lamentiamo ancora una volta dei personaggi televisivi "rifatti", di coloro che hanno preferito una plastica a se stessi, pur di non mostrare le loro debolezze, piccoli difetti che, coperti, saranno immaginati enormi, senza accorgerci che quelle "star" non sono così tanto distanti da noi e dal nostro modo di agire. Ma quel che è peggio è che mentre un trattamento estetico si paga, le bugie non possono essere né vendute, né tanto meno acquistate, scambiate con un altro prodotto, o abbandonate in un cestino. Già, non bisogna, infatti, essere commessi, o miliardari di professione per usufruirne. Basta rimanere uomini: poca coscienza, assai meno intelletto, ancor meno ragione. Creature che mentono a se stesse autoconvincendosi di essere superiori alle altre per quella razionalità tanto vantata di cui poi non si servono, bugiarde di natura, insomma. Esseri che sanno celare un insulto dietro a un sorriso e avidità con un ideale... senza accorgersi che pugnalando alle spalle colui che è loro davanti colpiscono loro stessi. Ed è allora che l’animo avvizzisce e gli occhi s’intorbidiscono. C’è chi dice che le bugie possono essere raccontate anche a fin di bene... ma che vantaggio può esistere nel celare la realtà a un individuo, se prima o poi ci sbatterà contro in modo assai più dolente rispetto a quello che avrebbe potuto essere se solo, ancora una volta, non fossimo stati così... coraggiosi da mantenere un truce segreto? No, se non fossimo stati VIGLIACCHI a tal punto da cercare di rendere, reale e credibile, qualcosa che non lo era. Allora quindi, anche i sogni sono bugie raccontateci da qualcuno con il nobile ideale di darci una vana speranza in un’esistenza che nulla assicura, né promette?! Forse. Si rivela perciò normale agire in modo falso con gli altri se c’è chi lo fa con noi, per esempio noi stessi. Non è infatti vero che la nostra mente è una bugiarda ingannatrice? Sia pur malvagi, potrebbe farci ritenere giusti, e, anche se belli, orribili, perché non è lo specchio falso, né tantomeno la coscienza, forse l’amico, ma non del tutto, bensì le convinzioni che abbiamo. Fissazioni per cui le bugie diventano realtà, e noi pure invenzioni. Dunque noi stessi siamo bugie inventate per far divertire un qualche essere lontano nell’universo? Sembra una domanda senza senso, ma, falsi come siamo, non è poi così impossibile che la risposta giusta sia affermativa o forse negativa, se vorremmo mentire ancora una volta. Se così fosse l’intero globo sarebbe un’enorme bugia abbellita dalle colline della B e dalle valli della U; dolce come una G e allo stesso, tempo aspra al pari di una I. Un mondo rispetto alla cui creazione noi uomini saremmo le A del caso, ultimi, ma certo non meno importanti per dare significato ed espressione alla parola BUGIA.


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