Liceo Scientifico “Paolo Frisi” - Monza
In una quiete notte di primavera guardo la luna che illumina coi suoi
raggi velati le fronde degli alberi e la mia anima avvampa d’amore per il
profumo dei fiori che si mischia a quello dell’erba tagliata.
La bellezza del firmamento, che racchiude nel suo scrigno infinito palpitanti
luci azzurrognole, limita il mio respiro e mi ispira dolcissimi sogni.
Ricordo alcune notti in cui ero bambino, momenti che mi sono rimasti nel cuore,
che vorrei restassero per sempre nei luoghi dove giocavo con gli amici più
cari.
Io so che ciò che ora vedo ed ascolto passerà ma verranno giorni in cui vedrò
ed ascolterò cose nuove ed altrettanto belle di quello che sto ora ammirando.
Coperto dalla vastità celeste, con il pensiero ora rivolto al futuro penso a
chi, nascosto nel buio profondo della notte, era tormentato da sogni senza
speranza. Avrei voluto con la mia armonica suonare una musica allegra, affinché
dimenticasse ogni male ed ogni pensiero molesto ma il suo destino era stato
scritto sull’acqua di un ruscello che scorreva troppo velocemente a valle.