Liceo Scientifico “Paolo Frisi” - Monza
I tuoi
occhi sono in un giorno di pioggia, confondono le gocce sul mio viso che sono cadute, |
|
5 | confondono
le lacrime mie e quel pensiero col sole è tramontato tutto dietro spesse e labili nubi di inizio primavera. Lo sguardo mio fisso |
10 | in un
vuoto pieno d’angoscia, di nulla; corrono le strade affollate affollano le chiacchiere il mio pensiero, scorrono fiumi di persone |
15 | in una stazione tra attese, ritardi, e mancanze... fredda è la pietra su cui siedo aspetto, ne perdo uno, forse un paio magari t’incontro! |
20 | Ma più freddo dello spazio su cui siedo sei tu che passi e corri... Non uno sguardo. Non una parola. Non un momento. |
25 | E così resto, nella speranza ansiosa della luce che risorge, nell’attesa incerta e pura di una morte candida |
30 | quel solo e puro e candido ricordo di quegli alberi tutti intorno un immenso spazio che profuma d’erba verde color di speranza, e di cielo altissimo, |
35 | le prime rondini di primavera che posan su un ramo, i primi raggi caldi che svegliano dopo l’inverno, le prime fresche folate che muovono leggere le foglie nuove. Che oggi ormai han passato la lor stagione felici, |
40 | che han sopportato un pesante ed estenuante caldo, mosse poi, violente e gettate e strappate dal ramo, a terra prima delle grandi gelate d’inverno... |